A dieci anni pensi che il mondo sia un giocattolo.
A venti che sia a tua disposizione.
A trenta che stai per dominarlo.
A quaranta che forse hai sbagliato qualcosa nei tuoi calcoli.
A cinquanta che è stata tutta una perdita di tempo.
Dai sessanta in poi ti è chiaro che il mondo ce l'ha con te. Precisamente con te e con nessun altro.
Troppo tardi.
Alfred Stukazz
poeta, filosofo, economista, sessantenne
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